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L’importante è avere un piano

“Ciao Doduck, quando ci presenti il tuo piano d’azione?”

“Ehm. Salve, Capo Ridens, come sta? È bello vederla passare da queste parti, ogni tanto.

“Sì, sì, Doduck. È bello anche per me. Dicevo, vorrei che tu mi aggiornassi sul tuo piano d’azione. Anzi, no. Vorrei che tu aggiornassi me, Capo2 e Capo Supremo riguardo al tuo piano d’azione. Potresti convocarci in un giorno di questa settimana.

“Convocarvi? Io? Un attimo, Capo Ridens. Cosa intende di preciso con piano d’azione?”

“Eheh, ma come cosa intendo, Doduck. Il tuo piano. Sei qui da quasi due mesi, ormai. Ti sarai fatta un’idea del tuo ruolo e di come svolgerlo, no?”

“Sì, sì. Cioè. Un attimo. No.”

E ok, è vero. Sono qui da 2 mesi. Ma sono stata abbandonata a me stessa. Due mesi di uno stage senza tutor non sono sufficienti nemmeno a capire dove si trovano tutti i bagni. Come possono pensare che io, da sola e senza alcuna esperienza in questo mondo – e in nessun altro – possa aver analizzato lo status quo, ne possa aver colto le criticità e possa aver trovato una soluzione efficacie da presentare in un piano da proporre ai capi dei capi e in questa settimana, per giunta?

“Su Doduck, non è che puoi star qui senza aggiornarci ufficialmente su cosa hai intenzione di fare.”

“Ma io credevo me lo avreste detto voi cosa fare.

“Troppo facile così.”

“Ma lei si ricorda che io non ho mai fatto nulla del genere in passato?”

“Sì, certo Doduck. Ti ho assunta io, proprio per questo.”

“No, in verità non mi ha assunta. Il mio è uno stage. STAGE. Questo se lo ricorda?”

“Eheh Doduck, sai bene che lo stage è un pro forma.”

“Pro che?”

“E il fatto che tu non abbia alcuna esperienza magari ti aiuterà a farti venire qualche idea davvero geniale. Eheheh.”

“Senta, in realtà non è vero che in due mesi non ho saputo cogliere niente. Anzi, una cosa l’ho capita proprio bene: la situazione di questo ufficio è disastrosa. Neanche Mark Zuckerberg potrebbe trovare un’idea abbastanza geniale per risollevarne le sorti.”

“Dai, Doduck, nessuna scusa. Ci aspettiamo molto di più da te. Ah, mi raccomando, nel piano che preparerai inserisci tutto il necessario: obiettivi, proposta di budget, tabella costi e quant’altro.”

“Un attimo. Un attimo. Io non ho la minima idea di cosa significhi immaginare un budget e prevedere dei costi.”

“Beh, puoi impararlo.”

“Sì, ma come, se qui nessuno mi spiega niente?”

“Non lo so, Doduck, chiedi informazioni in giro. Anzi, no. Magari domanda a Emil e Satti di raccontarti qualcosa!”

“Ehm. Ok, Capo Ridens, lasci perdere. Troverò una soluzione e le presenterò un piano.”

“CI presenterai un piano, Doduck. In settimana. Non un giorno di più.”

“Ok, ok, VI presenterò qualcosa. Solo un’ultima domanda. Come farò ad allineare le vostre agende per trovare a breve uno stesso giorno in cui tutti e tre possiate dedicarmi un po’ di tempo?”

“Eheheh, Doduck…”

 
 

La conquista del mondo è più lontana di quanto avessi mai potuto immaginare.

piano2

Autore:

Stagista a tempo pieno. Giura che non se lo meritava.

8 pensieri riguardo “L’importante è avere un piano

  1. Già che c’erano, perché non ti hanno chiesto come far quadrare i conti dell’INPS? Scherzi a parte, mi pare una bella complicazione dover presentare un progetto, che ha tutta l’aria di essere di ampio respiro, dopo aver lavorato lì solo due mesi…

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      1. Non so se sia fattibile, ma il primo nemico in una situazione di emergenza è sempre il panico. Per un po’ l’ideale sarebbe non pensare al fatto che il progetto ha una scadenza così ravvicinata, trovare un posto tranquillo e riflettere serenamente. Se il loro è un complimento e hanno ragione, qualcosa ti verrà in mente. Suggerisco anche di credere intensamente che abbiano ragione, di solito facilita il compito.

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