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Zero Budget

Ok, premetto di essere particolarmente misantropa e di avere giornate in cui l’odio verso la specie umana raggiunge livelli massimi. Giornate in cui prenderei a schiaffi chi si pone sul mio cammino, in cui preferirei trasferirmi in Antartide piuttosto che vedere certe facce, giornate in cui, insomma, è particolarmente alto il rischio di risultare spiacevole a chiunque decida, incautamente, di rivolgermi la parola.

Detto questo, concorderete con me sul fatto che oggi io sia stata fin troppo garbata, tutto sommato.

Ed è andata più o meno così:

“Pronto? Cercavo la Dottoressa Doduck.”

“Sì, pronto, sono io. Posso esserle utile in qualche modo?”

“Ehm, ecco, spero di sì…”

“Beh, mi dica dunque.”

“Vi contatto perché sto lanciando una start-up…”

“Ah. Ma dai.

“…una start-up per il food delivery. Ha presente no? I servizi che ti portano cibo a casa…”

“Beh. Che idea originale.

“…è un progetto ancora in fase embrionale, sto cercando di formare un team.”

“Sì, e quindi?”

“E speravo che qualcuno dell’Azienda Ridens potesse affiancarmi e supportarmi nella fase di sviluppo.”

“Beh, grazie per aver pensato a noi. Ma con fase embrionale cosa intende di preciso?”

“Eh, siamo proprio all’inizio, sa com’è…

“No, non lo so,…”

“Dunque: si tratta di un progetto innovativo e assolutamente geniale.”

“Ecco, lo temevo.

“Beh, a vederlo ora in effetti sembrerebbe un po’ un lancio nel vuoto. Non so se capisce cosa intendo.”

“Sì, credo di sì. Ma che budget avrebbe eventualmente a disposizione per convincere qualcuno della nostra azienda a lanciarsi con voi?”

“Eh, no, ecco. Come le dicevo, siamo per ora alla fase embrionale…”

“Quindi, …”

“Diciamo che preferiremmo qualcuno che ci affiancasse più per passione…”

“…, non avete budget.

“Ovvio che quando la start-up decollerà tutti i proventi verranno condivisi.”

“Ovvio. E se non dovesse decollare?”

“Beh, ma con il vostro aiuto decollerà sicuramente.”

“Sicuramente.”

“Pensiamo voi siate fondamentali per questo progetto.”

“Uhm, veramente credo avreste potuto chiamare qualsiasi altra agenzia per lo stesso lavoro. Perché vi siete rivolti proprio a noi?”

“Beh, non credo che con questo budget ci saremmo potuti permettere qualsiasi altra agenzia.”

“Ah, davvero? Mi vuole forse dire che nelle altre agenzie c’è gente che pretende di essere pagata per il lavoro che fa?”

“Beh, sì,..”

“Ma dai, che cosa bizzarra. E – se posso – perché pensate invece di potervi permettere la nostra, senza budget?”

“Beh, voi siete tutti così giovani.”

“Ah. E quindi?”

“Vi capita spesso di lavorare così, no?”

“Non direi.”

“Ah, no ecco, pensavo solo,…”

“Beh, pensava male.”

“Ma magari potremmo provare a cercare una soluzione,…”

“Con zero budget?”

“Sì, zero, ma magari qualcuno sposa l’idea.”

“A zero budget?”

“Sì, ma i progetti si fanno con la passione,..”

“E zero budget?”

“Senta, non potrebbe almeno provare a parlarne con i suoi colleghi?”

“Posso provare.”

“Oh, grazie.”

“Prego.”

“E poi mi fa sapere cosa le dicono?”

“Uhm, mi creda, è meglio di no.”

 

Autore:

Stagista a tempo pieno. Giura che non se lo meritava.

37 pensieri riguardo “Zero Budget

      1. Ah, saresti in un ramo che promette bene, quello del comico. Far ridere è difficile forse più che far piangere, a volte, ma chi riesce ha la strada spianata e dimostra tutta l’altezza cui il genere può arrivare, alla faccia di certa tradizione letteraria che vuole a tutti i costi relegarlo in basso.

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