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D’amore e d’accordo

Vi ho già accennato di quanto Emil e Satti, le due colleghe super green, super friendly, super “peace&love” con cui io e Puad condividiamo l’ufficio, in realtà – a mio parere – si odino.

Credo si tratti di un odio tanto profondo quanto celato dietro amabili sorrisi, un odio che nasce per ragioni non ben definite e non ben comprensibili dato che a prima vista le due risulterebbero invece, a tutti gli effetti, essere tipe schizzate esattamente allo stesso modo: entrambe sono donne, sulla quarantina, entrambe amano parlare a ruota libera, entrambe non vedono l’ora di vantarsi con il mondo per tutto quello che fanno, entrambe vanno in brodo di giuggiole di fronte a un uomo, giurando tuttavia di essere femme fatales, entrambe girano impettite per l’Azienda Ridens e incontrano clienti atteggiandosi a manager in carriera senza nessuna – e ripeto: nessuna – ragione.

Si tratterebbe quindi di un odio apparentemente immotivato e impercettibile per i più. Un odio legato a ragioni oscure che tuttavia io – da dietro il mio pc di apprendista – ho provato a delineare per voi e che elencherò dunque qui di seguito, nel modo più semplice possibile:

1. Satti è vegana, Emil è intollerante (a molte cose, o almeno così sostiene, anche se poi – giuro – appena si trova di fronte qualcosa di gustoso ingerisce tutto come se non ci fosse un domani). E quindi sì, fanno entrambe parte del gruppo di chi ti deve sfrantumare le scatole a ogni pasto, di quelle fissate con ingredienti sostitutivi e beveroni, ma una lo fa per ideologia (e una buona dose di autocompiacimento), l’altra lo fa – da quanto dice – per salute (e una buona dose di autocompiacimento) e questa mi sembra possa già rappresentare una discrepanza bella e buona.

2. Satti è triatleta, si allena in ogni pausa libera, si vanta di fare ogni giorno 10km di corsa, e 100 vasche in piscina, e la preparazione atletica con la squadra, e la bicicletta, e lo yoga, e lo stretching, e l’osteopata, ecc, ecc, ecc. Emil è pigra. Non fa sport, ma è per natura più magra di Satti e giustifica il suo non allenarsi con il tempo che deve dedicare al crescere, da sola, una figlia.

3. Emil ha una figlia di 20 anni che adora e di cui parla in continuazione. Satti non ha un compagno, né figli e anzi, per natura, odia tutti i bambini e tutti i genitori di bambini.

4. Satti si prepara ogni giorno deliziose verdurine cotte al vapore e assembla infusi con puzzolenti erbe medicinali essiccate da sorseggiare alla scrivania. Emil in pausa pranzo va sempre al ristorante (importunando i camerieri per l’intolleranza di cui sopra).

5. Satti l’anno scorso ha portato a termine dieci progetti con dieci clienti e per questo si vanta segretamente di aver raggiunto un ottimo budget. Emil l’anno scorso ha portato a termine un solo progetto con un solo cliente che ha pagato per dieci e per questo si vanta segretamente di aver raggiunto un budget migliore di quello di Satti e con meno sforzo.

6. Satti non sopporta il capo. Emil ci va a letto.

7. Emil è capricorno, Satti è scorpione. E non lo so, perché di astrologia proprio non ne capisco niente, ma sicuramente vorrà dire qualcosa.

Ah! A tal proposito aggiungo che proprio ieri era il compleanno di Satti e per l’occasione Emil le ha regalato un bonsai da tenere in ufficio, accudire ogni giorno, riempire di attenzioni e crescere in modo zen.

Insomma: è odio. Non c’è che dire.

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Autore:

Stagista a tempo pieno. Giura che non se lo meritava.

46 pensieri riguardo “D’amore e d’accordo

      1. Io sarei felice se mi regalassero un bonsai , in effetti il mio ex (l’idiota) me lo aveva regalato, peccato che quando mi ha mollata se lo sia tenuto… ho avuto un dispiacere per quel ulivo… dopo che ero riuscita a tenerlo in vita per quasi 3 anni

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