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D’amore e d’accordo

Vi ho già accennato di quanto Emil e Satti, le due colleghe super green, super friendly, super “peace&love” con cui io e Puad condividiamo l’ufficio, in realtà – a mio parere – si odino.

Credo si tratti di un odio tanto profondo quanto celato dietro amabili sorrisi, un odio che nasce per ragioni non ben definite e non ben comprensibili dato che a prima vista le due risulterebbero invece, a tutti gli effetti, essere tipe schizzate esattamente allo stesso modo: Continua a leggere “D’amore e d’accordo”

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“Ridatemi tutto!”

Oggi è successa una cosa che ha dell’incredibile.

Si tratta di Puad, il cicciottoso stagista che allieta le nostre giornate e che all’ora di pranzo, come di consueto, si è avviato a casa in macchina per consumare in solitaria il solito pacco di Tortellini Rana.

È salito nel suo appartamento per non più di mezz’ora, lo giura. Il tempo di mangiare rapido e guardare al massimo una puntata di cartoni animati. Fatto sta che appena ridisceso in strada si è accorto di essere stato vittima di un tremendo quanto rapidissimo furto: Continua a leggere ““Ridatemi tutto!””

Di quando si comincia a invecchiare

Di questo, io oggi, volevo parlare:
di quando a novembre cominci a star male.
E non dico così, tanto per dire,
parlo di mal di gola e raffreddore che finiranno ad aprile.

Di quando la sera fatichi ad uscire,
niente cene, né feste, preferiresti morire.
Di quando il weekend vorresti solo riposare,
mentre prima, anche in inverno, saresti partita per il mare.

Vorrei proprio parlare di quel che succede
– e lo faccio per chi, magari, se lo chiede –
quando la carbonara delle tre di notte non sai più digerire,
niente fumo, né alcol, solo zenzero e miele.

Di quando sui social tutti scrivono di gente,
di cui tu – dico davvero – non sai proprio niente.
Di quando i più piccolini, con timor reverenziale,
del “signora” ti danno, e ti senti un po’ male.

Di quando le amiche parlan già di marito
e degli ingredienti migliori per preparare il bollito.
Di quando poi pensano a mutui e bambini,
o al colore da dare a pareti e comodini.

Di quando una sola nocciolina, una volta ingerita,
richiede mesi di palestra per essere smaltita.
Di quando pasti – anche semplici – si portano avanti
e invece che nello stomaco finiscono sui fianchi.

Di quando la pioggia battente ti invita a dormire,
sul divano, tra i cuscini, nascosta, a sparire.
Di quando smetti di truccarti ché tanto oramai,
l’era dei brufoli è finita e non torna, lo sai.

Di quando smettono di chiederti se hai più di diciott’anni,
di quando non riesci a contare su dieci dita tutti i malanni.
Di quando le offerte Young non ti spettano più
e anche le tette cominciano a scendere giù.

Di quando gli horror spaventano, i thriller mettono il magone,
di quando prima che finisca il film ti addormenti sotto al piumone.
Di quando ai drammi psicologici, ai noir e ai gialli,
preferisci commedie o programmi mattutini con Magalli.

Insomma, avete capito, vi voglio parlare
di quando purtroppo si comincia a invecchiare.
Così che anche voi, che siete brava gente,
ve ne facciate una ragione, ché tanto non ci si può far niente.

Ché capita, purtroppo, a tutti gli esseri umani.
Ai belli, ai brutti, ai biondi, ai castani.
Capita a chi credeva non sarebbe mai successo a lui,
e anche a chi, da quando è nato, aspetta tempi bui.

Capita e – parliamoci chiaro – non è tanto piacevole
scoprire che tutto scorre, inesorabile e rapido come le nuvole.
Ma per concludere, devo dirlo, una cosa rimane a darmi emozione
pensare che più invecchio e meno manca (forse) alla pensione!

 

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Fare Sport – Secondo Round

“Sai cosa credo, Pilush?'”

“Cosa, Doduck?”

“Credo che sia una truffa bella e buona.”

“A cosa ti riferisci, scusa?”

“A questa cosa che le palestre prevedono dei corsi video.”

“Io credo dipenda dai punti di vista,..”

“Ma scusa, uno paga un abbonamento, no? E lo paga anche un sacco di soldi, no?”

“Sì, certo.”

“Tipo, tu ti sei iscritto e paghi…?”

“Trenta euro al mese.”

“Ecco, appunto, trenta euro al mese. E per trenta euro al mese io mi aspetterei almeno di avere un istruttore che mi segua, mi corregga, mi inciti, mi motivi, mi dia amorevoli pacche sulle spalle, ti sembra chiedere troppo?” Continua a leggere “Fare Sport – Secondo Round”