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Ventunesimo giorno di prigionia.

“Pronto, Doduck? Sono sconvolta.”

“Pronto, Satti? Dimmi. Che succede?”

“Come che succede, non hai ricevuto anche tu la chiamata di Capo Ridens stamattina?”

“Ah, già. Sulla cassa integrazione. L’ho ricevuta.”

“Beh? Non dici niente?”

“Che ti devo dire Satti, un po’ c’era da aspettarselo.”

“Mi sto sentendo male.”

“Eddai, comunque non siamo già in cassa integrazione, giusto? Dice che sta valutando per il prossimo mese…”

“Sto per avere un mancamento.”

“E poi magari sarà per poco, l’emergenza Coronavirus rientrerà e l’azienda ripartirà…”

“Muoio.”

“Noi continuiamo a lavorare e aspettiamo di vedere che succede, direi.”

“Oh Doduck, il tuo spirito è ammirevole. Sei solo un’apprendista e cerchi di dare coraggio a me che sono da anni a capo dell’ufficio.”

“Eh sì, in effetti…”

“Ti ringrazio, Doduck.”

“Poi magari sono anche un po’ ingenua, eh. Ci sta. È solo che penso…”

“È solo che penso davvero tu non abbia capito bene la questione…

“….?”

Come farò ad arrivare a fine mese senza il mio stipendio stellare?

“Ah.”

“Cioè, voglio dire, come farò a mantenere il mio tenore di vita o anche solo a comprare tutti quei prodotti bio vegani esclusivi, percependo soltanto l’80% del mega stipendio che percepisco al momento?”

“Mi spiace, Satti, in effetti sono problemi.”

“E come potrò continuare a foraggiare il mio psichiatra per tre volte a settimana? Non posso vivere senza il mio psichiatra!

“Vorrei tanto poterti aiutare.”

“E che ne sarà della mia gatta? Oddio, non dovrò mica iniziare a comprarle dei banali croccantini?”

“Povera, chissà il trauma.”

“E il corso di Yoga online? E il nuovo guardaroba ordinato su Zalando? Come può lo Stato non tenere conto di chi a fatica sta cercando di mantenere attiva l’economia del Paese pur rimanendo bloccata in casa!”

“Pura irriconoscenza.”

“In fondo i miei di questi giorni sono investimenti per la Patria. Ora dovrò interrompere tutto?”

“Non so, Satti,…”

“Certo che dovrò. Come credono si possa sopravvivere con uno stipendio mensile sotto ai tremila euro?? Con una paga da pezzenti!”

“Oh, Satti. Scusa se mi intrometto. Da apprendista…

“Eh.”

“Ma io con meno della metà di quella paga da pezzenti di solito ci sopravvivo e ci mantengo pure una figlia.”

“Ah.”

“Fanculo la gatta.”

 

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Autore:

Stagista a tempo pieno. Giura che non se lo meritava.

32 pensieri riguardo “Ventunesimo giorno di prigionia.

  1. I drammi della vita… come si fa a vivere con solo l’80% dello stipendio di 3.000 € al mese? Ha ragione, è da pezzenti, lo ha detto piangendo anche il suo psichiatra. E la gatta? Anni e anni di lotte animaliste per arrivare a questi possibili maltrattamenti alimentari? È uno scandalo!!!

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  2. a noi teoricamente la ditta ci ha detto di essere in cassa integrazione già dal 23 marzo, non so come sia possibile visto che la domanda partirà ad aprile, in realtà non ho capito niente, ma preferisco vivere alla giornata. Tra l’altro prima della cassa, ci hanno detto che asciugheranno tutte le ferie estive, quindi quest’anno mi sa che lavorerò tutta l’estate, al limite farò qualche wek end giusto per andare a fare qualche foto nuova….
    E’ un periodo così, di questi tempi dobbiamo già essere fortunati di non essere malati, tutto il resto è relativo come si suol dire…. 😉

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  3. Chi ha tanto si abitua e spende sempre tutto! Però, piano piano, può fare il percorso a ritroso e diventare anche più saggio! Ho visto persone percorrere più di una volta questi saliscendi della vita e sopravvivere benissimo, diventando nel frattempo più umane. Che poi l’ottanta per cento di tremila euro è duemilaaquattrocento euro, che resta ancora un ottttttimo stipendio, da cui possono uscire anche i vestitini di Zalando!

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  4. Non vedo perché prendersela con la gatta (poverina)… Comunque, avete voluto il Capitalismo e ora ve lo tenete… Tra l’altro non è sbagliato dire che i ricchi per certi versi contribuiscono all’economia perché fanno acquisti da ricchi. Cioè allora chiudiamola la Ferrari, se è immorale averne una. Non è lì il problema. Il problema è che Capitalismo = sfruttamento dei più deboli, abusi di potere, corruzione.

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    1. Ognuno è ovviamente libero di (e invitato a) utilizzare i propri soldi come vuole, che siano Ferrari o pasti gourmet per gatti. Non ci piove. La responsabile di un ufficio può però evitare di lamentarsi delle proprie finanze con la collega che lei sa prendere la metà del suo stipendio facendosi il doppio del mazzo. Tutto qui.

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