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Si raccomanda di non uscire nelle ore più calde della giornata

Il caldo di questi giorni non dà tregua. Temperature stratosferiche raggiunte in tutta la penisola e a Lavorandia, soprattutto. La gente se ne va in giro boccheggiando e svarionando, in preda ad attacchi di nervosismo dati evidentemente da mancato apporto di sangue al cervello, causa evaporazione.

Fa talmente caldo che le piantine del balcone hanno alzato bandiera bianca chiedendo di non essere più annaffiate in modo che la morte arrivi rapida. Un’eutanasia e non ci si pensi più.

Fa talmente caldo che Capo Ridens ha acconsentito ad accendere a bomba tutti i condizionatori dell’Azienda Ridens a costo di chiudere il bilancio aziendale in rosso per la prima volta in anni di onorata carriera.

Fa talmente caldo che perfino la nota fame atavica che accomuna me e Pilush è svanita. Non vogliamo cucinare più, masticare più, né tanto meno scendere a fare la spesa per risalire in casa stanchi, sudati e puzzolenti. Sopravviviamo leccando cornetti Algida a tutte le ore del giorno e della notte, e tanto ci basta.

Fa talmente caldo che anche Ciotti, quando si attacca al seno per ciucciare, alza i suoi occhioni perplessa verso di me come a dire “Eddai, mamma, anche stavolta ti sei scordata di mettere il latte in frigo?”.

Fa talmente caldo che ogni notte mi sveglio di soprassalto in un bagno di sudore e controllo preoccupata vicino a me che la bimba non si sia definitivamente sciolta. Mica per altro, ma doverla ricreare da capo, a questo punto del percorso, un po’ mi scoccerebbe. Continua a leggere “Si raccomanda di non uscire nelle ore più calde della giornata”