Pubblicato in: Poesie, Portfolio

Cara, fresca, dolce neve

Cara, fresca e dolce neve,
in questi giorni scendi lieve,
tanto che saresti anche carina,
se io non dovessi star fuori fino a sera, dalla mattina.

Solo ieri, per esempio,
ho dovuto far 500 chilometri in autostrada, oddio, che scempio!
E stamattina – per dirla tutta –
uscire dal piumone è stata davvero brutta.

Per non parlare del raggiungere l’ufficio,
al freddo, e al gelo, proprio un sacrificio.
‘Ché già ero triste perché Pilush se n’è andato,
dover andare a piedi a lavoro, davvero non l’avevo considerato.

E per di più era pure tardino,
così ho pensato di pedalare pian pianino,
pur di non rinunciare alla bicicletta:
ero, credimi, troppo di fretta.

Alla prima curva, però, cara neve,
sebbene tu sia bella, dolce e lieve,
io ho dovuto frenare bruscamente,
e ho fatto un volo per terra, mica niente.

Mi sono rialzata zuppa e indolenzita,
e ti ho dato tanti epiteti che non si contan sulle dita.
Spero proprio tu non li abbia sentiti, neve,
o arrossiresti parecchio e perderesti il tuo candore.

Neve cara, dolce e lieve,
facciamo un patto, sii gentile:
dovrò tornare a casa fra qualche minuto,
fermati un attimo, vienimi in aiuto.

Quando poi avrò chiuso definitivamente il portone
e sarò al riparo, accanto al termosifone,
tu ricomincia pure a cadere,
cara, dolce e fresca neve.

Sono d’accordo che rendi tutto più bello,
ma da sotto a una coperta, non a un ombrello.
Non so se hai capito bene bene il concetto,
certo, l’ideale sarebbe ci fosse anche un caminetto.

O, in alternativa, cara neve bianca,
datti molto di più da fare, non sentirti stanca,
scendi copiosa, veloce e abbondante,
tutto il giorno e tutta la notte, fino alla settimana entrante.

Così da arrivare a due metri, fuori dalle case,
a imbiancare tutto: strade, paesi e chiese.
A bloccare ogni cosa, con muri di ghiaccio alti così,
da non potersi muovere, neanche in doposci.

E chissà, bianca neve, che allora non riuscirai
a dar gioia davvero a tutti, lasciandoli fuori dai guai,
tenendoli costretti in casa, a oziare al calduccio,
l’unico tragitto da fare: quello dal divano al lettuccio.

Ma aspetta, dolce neve, toglimi una curiosità,
quando scendi abbondante, anche gli uffici seguono delle scuole la modalità?
Ho dato per scontato che chiudessero, ma in effetti non lo so,
mi rivolgo a te che sei esperta, ti prego, non dirmi di no.

Se così non fosse, se il lavoro non riusciresti comunque a cancellare,
mi rimangio quello che ho detto, non hai proprio nulla da valutare.
Non ti resta, davvero, che fare dolcemente come Baglioni,
e levarti velocemente e candidamente dai maroni.

 

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Autore:

Stagista a tempo pieno. Giura che non se lo meritava.

25 pensieri riguardo “Cara, fresca, dolce neve

  1. 😀 bellissima, complimenti!!! Non sono mai stato bravo a scrivere poesie in rima baciata; la prima l’ho scritta il 4 ottobre, per dedicarla ad un’amica… Ti auguro una piacevole serata. 😉

    Piace a 1 persona

  2. deliziosa e quasi in rima. In certi punti hai trovato una musicalit tipica delle filastrocche che si sentiva da bambini.
    Però la bicicletta con la neve è sinonimo di tombola – tradotto caduta rovinosa – meno male che hai solo imprecato…

    Piace a 1 persona

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