Pilush, l’anno scorso, ha portato a Lavorandia un suo vecchio scooter pensando che sarebbe stato fondamentale per risolvere il tedio delle nostre vite da giovani fuori sede, consentendoci di abbandonare definitivamente i pedali dello scostante servizio di bike-sharing, pur non costringendoci a sottostare al traffico cittadino obbligatoriamente condiviso da chi si sposta in macchina.
Uno scooter che avremmo potuto utilizzare per andare a fare grosse spese al centro commerciale, per gite fuori porta nel weekend, per rientrare a casa dopo una serata tra amici quando avremmo avuto troppo sonno per camminare, per correre ad appuntamenti a cui saremmo altrimenti arrivati in ritardo, per combattere lo sciopero degli autobus, o anche solo per fare avanti e indietro dall’ufficio senza consumare troppe energie.
Insomma, credeva ci sarebbe stato utile. Continua a leggere “Con lo scooter in tangenziale…”