Vi ho già raccontato dello scherzetto di Capo Ridens che al ritorno dalla maternità mi ha piazzato in un nuovo ufficio, alle dipendenze di una più che mai depressa Satti.
Non vi ho detto però che oltre a me e Satti, in questo ufficio, vive e lotta la tostissima Griscil.
Sì, tostissima. Perché Griscil è una di quelle che non la manda tanto a dire. Caschetto nero, stile impeccabile, vitina stretta e gonne larghe. Sguardo affilato, lingua tagliente. Dice sempre quello che pensa. Anche a costo di andare contro i colleghi. Anche a costo di risultare cattiva. O distante, quanto meno. Griscil è arrivata in questo posto come receptionist e in meno di una decina d’anni ha scalato le vette, ottenendo una scrivania, un ruolo di semi-responsabilità e il rispetto sconfinato da parte dell’intera Azienda.
Persino Capo Ridens, che da sotto il suo ghigno prova ogni tanto a fare il simpatico, ha ormai capito che con Griscil non attacca. Perché Griscil ride solo quando lo decide lei, sta al gioco solo con chi decide lei, non si fa prendere da smancerie o perdite di tempo. Lavora sodo e dà stoccate all’occorrenza. Soprattutto a chi non rispecchia il suo ideale umano. O a chi chiacchiera troppo. O sembra essere troppo allegro. Sì, insomma, soprattutto a Satti che – sebbene sia a tutti gli effetti anche la sua di responsabile – ogni tanto risulta davvero un po’ troppo svampita per i gusti di tutti. E per quelli di Griscil a maggior ragione.