Pubblicato in: Portfolio

“Ridatemi tutto!”

Oggi è successa una cosa che ha dell’incredibile.

Si tratta di Puad, il cicciottoso stagista che allieta le nostre giornate e che all’ora di pranzo, come di consueto, si è avviato a casa in macchina per consumare in solitaria il solito pacco di Tortellini Rana.

È salito nel suo appartamento per non più di mezz’ora, lo giura. Il tempo di mangiare rapido e guardare al massimo una puntata di cartoni animati. Fatto sta che appena ridisceso in strada si è accorto di essere stato vittima di un tremendo quanto rapidissimo furto: qualcuno gli ha rotto il vetro del finestrino dell’auto portandosi via autoradio, navigatore e subwoofer (che non so di preciso cosa sia, ma credo corrisponda a una cassa molto grossa che si trovava, a quanto pare, nella parte posteriore della macchina).

Beh, direte che fino a qui non c’è nulla di incredibile e vi darei ragione, se non fosse che di fronte al furto, a quanto pare nel buon (e cicciottello) Puad – e nessuno, giuro, può credere a questa storia – si è scatenato qualcosa, un senso di rivalsa, un ardente desiderio di non volersi arrendere di fronte all’ingiustizia, una totale consapevolezza di non poter e voler accettare il sopruso, un moto di ribellione frutto di quella e probabilmente di tutte le altre prepotenze subite in vita sua.

Ciò che è accaduto da quel momento in poi, come vi dicevo, ha dell’incredibile. Tanto che ritengo sia meglio che ora mi taccia e vi riporti di seguito la pura e nuda cronaca dei fatti, così come ci è stata appena riferita:

Alle ore 13.28 Puad scendeva di casa e si accorgeva con sorpresa ed enorme rammarico di aver subito un ingente furto ad opera di ignoti. Iniziava dunque rapido a guardarsi intorno.

Alle ore 13.29 Puad interpellava i signori della via sperando di ottenere informazioni in merito al/ai ladro/i. L’unico signore non omertoso del gruppo riferiva a Puad di aver visto due giovani compiere l’offensivo gesto contro la di lui auto e di averli visti allontanarsi “da quella parte”.

Alle ore 13.30 Puad e il non omertoso signore saltavano sulla macchina offesa di Puad e partivano in direzione “quella parte”.

Alle ore 13.31 la macchina offesa arrivava giusto in fondo alla via. Il signore non omertoso riconosceva i ladri e li indicava a Puad. Puad, mosso da un assolutamente inaspettato coraggio, decideva di scendere ad affrontarli, invitando il signore non omertoso ad accompagnarlo. Il signore non omertoso dal canto suo decideva invece di chiudersi in macchina e rimanere lì a godersi la scena (dimostrandosi, a tutti gli effetti, leggermente omertoso).

Alle ore 13.32 Puad, da solo, raggiungeva i due malfattori e con piglio deciso li intimava con le seguenti parole: “tutto, ridatemi tutto!”

Alle ore 13.33 i due si guardavano divertiti e provavano a controbattere che non sapevano di cosa lui stesse parlando. Puad, in risposta, continuava con: “tutto, ridatemi tutto!”

Alle ore 13.34 i due iniziavano a spazientirsi. Uno dei due tirava fuori un coltello. Puad non si scomponeva e con piglio irato continuava: “tutto, ridatemi tutto!”

Alle ore 13.35 i due, visibilmente sorpresi, si guardavano e facendo spallucce restituivano a Puad l’autoradio. “Tutto, ridatemi tutto!” continuava lui, probabilmente paralizzato dalla paura e incapace di formulare qualsiasi altro pensiero.

Alle ore 13.36 i due consegnavano anche navigatore e subwoofer e se ne andavano annoiati. Puad riportava tutto in macchina, invitava il signore non omertoso-un po’ omertoso a scendere dalla sua auto, e ripartiva tremante alla volta dell’ufficio continuando a ripetere “tutto. tutto. tutto…”.

E niente, ora è qui con la faccia bianca come un cencio che racconta per la terza volta la sua eroica impresa a un cerchio di colleghi che gli si è radunato intorno e che continua a complimentarsi con lui per la prontezza di spirito, l’intraprendenza, la fermezza, l’enorme coraggio.

Insomma, credo che fra meno di cinque minuti sverrà.

pt_c170501.jpg

Autore:

Stagista a tempo pieno. Giura che non se lo meritava.

43 pensieri riguardo ““Ridatemi tutto!”

  1. Secondo me è la rabbia che ci trasforma all’improvviso in Hulk. Io tanti, tanti, anni fa sono stata scippata da un ragazzo in motorino. Nella borsa avevo i soldi raccolti nella classe di mio figlio per fare il regalo di natale alle due maestre (allora si usava così) , avevo i miei pochi, preziosissimi soldi, i documenti, le chiavi di casa, insomma tutto e in più, in mano, stringevo uno shopper con i regali di natale per i miei cari, comperati, in accordo con le mie possibilità, al mercatino. Ebbene, io, allora mingherlina assai, mi sono messa a correre dietro al motorino dello scippatore urlandogli contro come una matta ogni genere di insulti. Vaneggiavo forse sulla possibilità di raggiungerlo? Fatto sta che il tizio si è girato e mi ha lanciato lo shopper dei regali. Vittoria parziale, ma pur sempre vittoria!

    Piace a 1 persona

Lascia un commento