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Cibo, segreti & complotti (Tag)

Ebbene, è successa questa cosa: manca esattamente una settimana al compimento del mio quarto mese di blog e ieri sono stata nominata per la prima volta in un Tag.

Un Tag, tra l’altro, che ha come tema, il cibo. E come prima volta, mi sembra emblematico.

Comunque. Il Tag – lo scrivo per chi fosse quasi digiuno di WordPress (come Pilush, per esempio, che ha risposto a questa notizia con “Tag, che?”) – è un elenco di regole e domande da rispettare e a cui rispondere personalmente, per poi taggare, appunto, altre persone invitandole a dire la loro; una specie di test da rivista estiva (con la differenza che in fondo non si trovano i profili finali in cui rispecchiarsi), o una sorta di catena di Sant’Antonio 2.0 (con la differenza che se non si risponde al Tag non sono previsti 7 anni di sfiga o cose simili. O almeno spero).

Sì insomma, avete capito. No? E il mio Tag, il mio primo Tag per l’appunto, tratta di cibo! L’avevo già detto, ma vorrei ribadirlo.

Le regole di questo gioco sono del tipo: citare il blog che ha ideato il Tag (e dunque, ciao Opinionista per caso 2!) e ringraziare il blog che ci ha invitato a partecipare (ciao anche a te Nascosta Tra Le Righe!). E poi, prima di nominare altri 7 blogger che possano, fieri, portare avanti questa catena a sfondo culinario, rispondere a 7 domande, le seguenti:

1- Come fai di solito il rifornimento della dispensa e del frigorifero della tua cucina, vai al supermercato tutti i giorni oppure fai la spesa settimanale?

Come ho avuto modo di raccontare qui, della spesa ultimamente si occupa Pilush. Non che io non avrei voglia di passare le mie giornate al mercato o in qualche negozio. Mi piace molto sia comprare cose, che mangiare. Dunque comprare cose da mangiare, mi piace moltissimo. Il problema è che, come qualcuno sa, da mesi sono incastrata in un ufficio senza possibilità alcuna di uscire alla luce del sole (e in orari utili). Non ho più tempo per fare questo genere di cose, insomma. Alla mia sopravvivenza dunque, e alla spesa, per l’appunto, ci pensa Pilush. Il weekend magari ci ritagliamo un tempo per andare al centro commerciale e lì passiamo ore, aggirandoci per gli scaffali e controllando in continuazione il volantino delle offerte, che manco una coppia sposata da 40 anni! (Io proprio impazzisco per le offerte!).

Durante la settimana però poi, chissà come, va a finire che manchi sempre qualcosa e dunque che Pilush vada un giorno sì e un giorno pure a fare ulteriori scorte per frigo e dispensa, concedendosi di comprare tutto quello che io gli proibisco durante il weekend e vanificando, quindi, ogni mio studio accurato di sconti e promozioni.

2- Quando ricevi ospiti a cena nella tua casa, cosa fai con gli avanzi?

Premetto che oltre che mangiare, ci piace tanto cucinare. Vi dico solo che Pilush, quando mi ha conosciuto, si è fatto avanti preparando un pollo al curry. Il resto è storia… Inoltre viviamo ancora nello status di “studenti-fuori-sede” (o quasi) e quindi ci piace anche radunare amici a casa per cenare in compagnia. Gli amici, però, difficilmente riescono a competere con i nostri due stomaci e dunque gli avanzi delle cene di solito, invece che intraprendere il viaggio verso altre case e cucine, rimangono al sicuro nel nostro frigo. Almeno fino al pasto successivo. Soprattutto se il giorno dopo si prevede di consumare qualcosa di pronto e veloce su una panchina vicino all’ufficio.

3 – Ti è capitato di mangiare la pizza o altro cibo al ristorante e hai mai chiesto se gli avanzi potevi portarli a casa?

Va beh, questa ve la devo proprio raccontare: l’anno scorso – era estate – eravamo a cena in pizzeria con Pilush e un numero x tra i suoi infiniti parenti. Avevamo ordinato delle pizze accompagnate da una lunga serie di antipasti, contorni e fritture, sì insomma, ci eravamo fatti un po’ prendere la mano. Dopo un paio d’ore solo alcuni, più forti, erano riusciti a svuotare il piatto, passando sfiniti chi al digestivo, chi alla sigaretta, chi a giocherellare strappando pezzetti di tovaglia di carta (ché si sa, ogni cena al ristorante che si rispetti va a finire così).

Noi altri invece, più deboli sebbene parecchio allenati, abbiamo dovuto a un certo punto, per forza, gettare la spugna. Prima di andare via, però, abbiamo bloccato il cameriere che stava sparecchiando chiedendogli se avrebbe potuto metterci da parte tutto quello che era rimasto nei piatti, in modo da poterlo portare a casa. Lui, gentilissimo, ha portato in cucina tutto e ci ha riconsegnato dei cartoni di pizza con dentro i nostri avanzi.

Solo il giorno dopo, trovando pezzi di pizza ricoperti da cenere, mozziconi di sigaretta e ritagli di tovaglia, abbiamo capito che chiedendogli di metterci da parte “tutto ciò che era rimasto nei piatti”, forse sarebbe stato meglio specificare di fare una scelta.

4- Ti senti in colpa quando noti che nel frigorifero hai trovato cibo scaduto? Se la riposta è sì, ci puoi dire quante volte all’anno succede questa cosa?

In colpissima. Anzi, a tal proposito, ragazzi, è giunto il momento di iniziare una lotta. Sono profondamente convinta che quello delle “date di scadenza” sia tutto un complotto. Capisco la muffa, capisco la decomposizione, capisco il formarsi di vermi o altre specie viventi. Ma per tutto il resto, ovvero nei casi in cui il cibo risulti apparentemente perfetto, vi chiederei di NON dichiararvi arresi di fronte ad una data di scadenza oltrepassata!

Che poi le date di scadenza hanno il potere di modificarsi da sole alla chiusura dello sportello del frigo, ne sono sicura. Un attimo prima sei tranquilla, ché tanto hai davanti almeno una settimana di tempo per consumare tutto, e l’attimo dopo ti trovi piena di cibo scaduto.

E allora, ragazzi, non datevi per vinti! Il mio consiglio spassionato è quello di continuare a mangiare tutto come se niente fosse. Male che vada vi farete qualche giorno di mal di stomaco, ma cosa potrà mai essere in confronto all’aver vinto una lotta contro il tempo?

5 – Ti è capitato quando sei tornata a casa con la spesa di accorgerti di aver comprato della frutta o verdura marcia?

Io dico di no. Mia mamma sarebbe pronta a giurare di sì. Lei sostiene che io sia sbadata e che non riesca a scegliere bene al banco frutta, tornando immancabilmente a casa con qualcosa di marcio. Ma io non solo potrei giurare il contrario, potrei addirittura testimoniare a favore del fatto che non a me, bensì a lei, in questo senso, sia capitato almeno un paio di volte di tornare a casa sconfitta. E anche a Pilush. Ma lui sostiene che questo sia impossibile perché sceglie solo la frutta e la verdura migliore dal suo fruttivendolo di fiducia e a ben vedere anche il suo fruttivendolo di fiducia sarebbe pronto a giurare sulla propria e sulla di Pilush innocenza. Insomma. A questa domanda non posso che astenermi dal rispondere. Quella di aver comprato della frutta o verdura marcia è una questione relativa.

6- Dopo le festività più importanti come Natale, Pasqua, eccetera, il cibo avanzato lo mangi il giorno dopo oppure lo regali agli ospiti?

Vi svelo un altro segreto:

“Il cibo delle festività, il giorno dopo (quando ci si sveglia in orari improbabili e nessuno ha la minima voglia di mettersi in cucina), è ancora più buono”.

Prendete appunti.

7- Quando ti assenti da casa per un po’ perché devi andare in vacanza, cosa fai di solito prima della partenza, spegni e svuoti il frigorifero oppure lo lasci con del cibo e acceso?

Purtroppo temo di dovervi raccontare anche questa. Giuro di aver sempre svuotato frigorifero e congelatore, lavato tutto e staccato ciascuna spina prima di ogni, anche breve, dipartita. Lo giuro. Solo l’estate scorsa, per chissà quale ragione, io e le altre coinquiline, in partenza per le vacanze, abbiamo pensato di lasciare frigo pieno e acceso “ché tanto stiamo in condominio”, “chè tanto qui la luce non salta mai”, “ché tanto dentro non c’è quasi nulla”, “ché tanto, male che vada, c’è il portiere che controlla”, “ché tanto, cosa vuoi che sia!“.

Beh, il giorno successivo alla nostra partenza hanno fatto dei lavori nel palazzo e in tale occasione hanno staccato luce, frigorifero e compagnia bella. Nessuno ha pensato poi di correre a riattaccare il salvavita del nostro appartamento e così al nostro ritorno, al posto di bistecche e spinacine surgelate, abbiamo trovato mosche, moscerini, liquame e una puzza infernale che ve la raccomando.

Morale della storia: abbiamo dovuto buttare tutto, disinfestare, comprare un frigorifero nuovo e dichiararci ancora una volta sconfitte di fronte a cotanta sfiga stagistica.

Ecco le nomine!

 

Ps: stavolta mi scuso con i Peanuts, ma visto il contenuto del post ( e fresca di Stranger Things 😉 ), non ho resistito…

 

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Autore:

Stagista a tempo pieno. Giura che non se lo meritava.

16 pensieri riguardo “Cibo, segreti & complotti (Tag)

  1. Grazie per aver risposto all’intervista del Tag . Mi é piaciuto la risposta della domanda numero sei 💕 , per quanto riguarda le risposte delle domande numero tre e sette apprezzo il modo come le hai raccontato , perché hai scritto con un po’ di ironia rendendo questi ” disastri” come se fosse un incomprensione di comunicazione 😀 Mi piace leggere i tuoi articololi . Sei un mitoooo ! Buon giovedì ☕️ Viola

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  2. Svelo l’arcano delle date di scadenza, così facciamo un po’ di servizio pubblico 🙂
    Per legge, ogni produttore di alimenti deve garantire sulla qualità del proprio prodotto per un tempo ragionevole, in base a quanto esso potrebbe durare se ben conservato. La data di scadenza non segna fino a quando durerà il prodotto, ma fino a quando l’azienda sarà responsabile in caso il prodotto provochi brutte conseguenze. In parole povere, se sulla Crescenza c’è scritto “da consumarsi preferibilmente entro il 10/09/2016”, vuol dire che, se puoi dimostrare che ti ha fatto venire la congestione prima del 10/09, la ditta ti risarcirà; se hai mangiato il prodotto dopo quella data e ti sei sentito male, cavoli tuoi…

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